Prima di scrivere questo articolo pensavo alle due principali ragioni per le quali investire oggi non è più un'opzione, ma è una necessità: la pensione e l'inflazione.
In Italia, il sistema pensionistico rappresenta una delle questioni sociali ed economiche più complesse e controverse, specialmente per le giovani generazioni. Mentre i pensionati attuali possono contare su un sistema relativamente stabile, i giovani italiani guardano al futuro con preoccupazione e scetticismo riguardo alla loro sicurezza finanziaria post-lavorativa.
L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più anziana al mondo. L’aumento dell’aspettativa di vita, unito a un basso tasso di natalità, ha creato uno squilibrio demografico. Questo significa che ci sono sempre meno lavoratori attivi a sostenere il numero crescente di pensionati. Molti giovani italiani sono costretti a entrare nel mondo del lavoro con contratti precari, stipendi bassi e contributi discontinui. Questa situazione riduce la loro capacità di accumulare i contributi necessari per una pensione dignitosa. L’attuale sistema pensionistico a ripartizione (dove i contributi dei lavoratori attivi finanziano le pensioni in corso) è sempre più difficile da mantenere. Le proiezioni economiche indicano che, senza interventi strutturali, il sistema potrebbe diventare insostenibile.
Anche l'inflazione, ovvero l’aumento generalizzato e persistente dei prezzi dei beni e dei servizi, rappresenta una delle maggiori preoccupazioni per l’economia italiana. Negli ultimi anni, fattori globali e interni hanno contribuito a un aumento dei prezzi che sta mettendo sotto pressione famiglie, imprese e politiche governative.
L’Italia, essendo fortemente dipendente dalle importazioni di gas e petrolio, ha risentito in modo particolare delle fluttuazioni dei prezzi energetici. Crisi geopolitiche, come il conflitto in Ucraina, e le tensioni sui mercati globali dell’energia hanno causato un forte aumento dei costi, che si è riversato su tutta la catena produttiva. La pandemia di COVID-19 e le interruzioni nei trasporti internazionali hanno creato strozzature nella disponibilità di materie prime e prodotti finiti. Questo ha spinto verso l’alto i prezzi di numerosi beni.
Dove conviene investire i soldi oggi nel 2025?
I consigli sono sempre gli stessi: diversificare e minimizzare i costi dei propri investimenti. Investire negli ETF (Exchange Traded Funds) offre numerosi vantaggi che li rendono una delle soluzioni preferite dagli investitori di tutto il mondo. Uno dei principali motivi è la diversificazione. Con un singolo investimento in un ETF, è possibile accedere a un portafoglio composto da decine o persino centinaia di titoli, distribuiti su diversi settori, paesi o classi di attivi. Questo aiuta a ridurre il rischio specifico legato a singoli titoli o mercati.
Un altro grande vantaggio degli ETF è il costo contenuto. Rispetto ai fondi comuni di investimento tradizionali, gli ETF hanno spese di gestione molto più basse, grazie alla loro natura passiva. Replicano semplicemente un indice di mercato senza bisogno di gestori attivi, il che si traduce in risparmi significativi per l’investitore.
Gli ETF offrono inoltre una grande flessibilità. Essendo quotati in borsa, possono essere comprati e venduti durante l'orario di negoziazione, proprio come un'azione. Questo consente agli investitori di reagire rapidamente ai movimenti di mercato o di implementare strategie di trading più sofisticate.
Infine, gli ETF garantiscono una trasparenza elevata. Gli investitori possono sapere esattamente quali titoli compongono il fondo e verificare la loro performance in tempo reale. Questo, unito alla semplicità con cui è possibile iniziare a investire, rende gli ETF una soluzione ideale sia per i principianti che per gli investitori esperti.
Quali sono gli investimenti che rendono di più?
Storicamente, i mercati azionari globali hanno generato rendimenti che non solo superano l’inflazione, ma offrono anche una crescita reale del capitale e le azioni sono state la classe di attività che è stata più in grado di proteggerci contro l'inflazione. Ad esempio:
In media, l’azionario globale ha restituito un rendimento annualizzato reale (al netto dell’inflazione) tra il 6% e il 7% negli ultimi decenni.
Negli Stati Uniti, l’indice S&P 500 ha storicamente battuto l’inflazione su orizzonti di investimento superiori ai 10 anni.
Tuttavia, poiché nessuno può prevedere con certezza i futuri rendimenti delle varie classi di attività, diversificare il portafoglio è fondamentale per ridurre il rischio complessivo e aumentare la resilienza degli investimenti.
Come si può investire 10.000 euro?
Investire 10.000 euro in modo efficiente è una decisione cruciale, e uno dei metodi più interessanti per farlo è attraverso un PAC (Piano di Accumulo Capitale) con ETF. Questo approccio consente di sfruttare la strategia di investimento graduale, riducendo i rischi di entrare nel mercato in momenti sfavorevoli. Con un PAC, si investe una somma fissa periodica in ETF, con l’obiettivo di accumulare capitale nel tempo, approfittando delle oscillazioni di mercato.
Gli ETF, grazie alla loro diversificazione e ai costi contenuti, sono un veicolo ideale per il PAC. In particolare, si potrebbe decidere di destinare i 10.000 euro a una selezione di ETF che rispecchiano il proprio profilo di rischio e gli obiettivi finanziari.
Una delle opzioni più comuni è quella di scegliere ETF che replicano indici ampi come l’S&P 500, che offre esposizione alle 500 maggiori aziende statunitensi, o l'MSCI World, che include azioni di società provenienti da tutto il mondo. Questi ETF sono considerati relativamente stabili e adatti per investitori a lungo termine. Inoltre, si potrebbero integrare ETF che investono in obbligazioni globali o in mercati emergenti, per un mix di rischio e rendimento più equilibrato.
Il PAC consente anche di ridurre l’effetto delle fluttuazioni a breve termine, poiché permette di acquistare unità degli ETF a prezzi diversi nel tempo, mediando così il prezzo di ingresso e sfruttando la media dei costi in periodi di mercato volatili. Questo approccio è particolarmente utile quando si ha una visione di lungo periodo e si vuole evitare il timing del mercato, che può essere difficile da prevedere.
Distribuire i 10.000 euro in piccole somme mensili o trimestrali, piuttosto che investire tutto in una sola volta, può quindi portare benefici anche in termini di gestione del rischio. Nel tempo, l’investitore può beneficiare di rendimenti composti grazie alla regolarità degli investimenti e alla possibilità di comprare ETF a prezzi medi inferiori in periodi di discesa dei mercati.
Infine, un altro vantaggio di un PAC con ETF è la flessibilità. L’investitore ha la possibilità di rivedere e modificare la composizione del portafoglio in base all'evoluzione delle proprie necessità e alla situazione economica, garantendo una gestione dinamica e personalizzata del capitale.
In sintesi, con un investimento di 10.000 euro tramite un PAC in ETF, è possibile costruire un portafoglio diversificato e bilanciato, approfittando delle potenzialità di crescita a lungo termine e minimizzando i rischi associati ai movimenti di mercato a breve termine.
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